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Naxos

  • Immagine del redattore: Fabio
    Fabio
  • 30 mag 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 31 mag 2022

e i suoi magici tramonti.


L’appuntamento alle diciannove (nel mese di settembre) col magnifico tramonto che per tutta la settimana ci ha deliziato è il ricordo più dolce che ho di Naxos, un’isola che ha superato di molto le mie aspettative.

il racconto...

Naxos è l’isola più grande e rigogliosa delle Isole Cicladi, ma è anche l’isola della tradizione e della mitologia. La storia locale narra che proprio qui è nato Dionisio e che sempre qui la povera Arianna si sia suicidata dopo essere stata abbandonata da Teseo. Le innumerevoli tracce architettoniche della lunga dominazione veneziana e la bellezza dei paesaggi giustificano l’esplorazione dell’isola, che può avvenire, per i più sportivi, anche attraverso i sentieri, ben tracciati, che permettono di assaporarne al meglio l’entroterra. Noi abbiamo cercato, nei pochi giorni a nostra disposizione, di scoprirne le bellezze senza rinunciare a una buona dose di mare e sole.

Le spiagge più note sono quelle delle costa sud occidentale e si succedono per oltre una ventina di chilometri. Noi le abbiamo viste tutte!!! Siamo passati dal promontorio di Agios Prokopios ( il punto più vicino alla Chora) ad Agiasos ( il paese più lontano), attraverso dune di sabbia, scogliere levigate e bianchissime, piccole insenature riparate dai venti e lunghe spiagge dalle acque cristalline, brulicanti di pesci. La spiaggia di Glifada, Pyrgaki, Agiasos e il promontorio di Aliko sicuramente sono state quelle che più di tutte ci hanno colpito, per il mare limpidissimo e la spiaggia bianchissima tra il verde dei cedri. Ma le spiagge che meritano di essere viste non si trovano solo in questa zona.

Infatti, anche la spiaggia di Ammos, nella parte orientale dell’isola è stata una piacevole sorpresa, molto più tranquilla rispetto alle spiagge della costa occidentale, possedeva lo stesso impareggiabile fascino, così come la piccola spiaggia di Abrami, che pur dimostrandosi da subito molto diversa da quelle a cui eravamo abituati, ci ha impressionati con le sue alte scogliere, la simpatica taverna e la bianca chiesetta che la osservava da un alto dirupo.

Nella costa orientale abbiamo anche visitato Panormos, con la sua spiaggia ombreggiata da palme, che sembrava un luogo fuori dal tempo e Moutsouna, un piccolo porticciolo, un tempo punto di smistamento dello smeriglio estratto ad Apirathos e Koronos, due paesi che abbiamo incontrato durante una nostra esplorazione all’interno dell’isola.

Tra i paesini che più ci hanno ammaliato sicuramente c’è Apirathos con le sue strette vie con la pavimentazione in marmo, gli erti vicoli, le piazzette sulle quali si affacciavano dei pittoreschi kafenion, le torri veneziane, le volte ogivali e il vecchio mulino sul monte Fanari.

Nella nostra esplorazione abbiamo anche scoperto che ad Halki, altro paesello dell’entroterra, sopravvive una antica distilleria che produce un liquore simile al nostro limoncello, ricavato dalle foglie del limone e che, nelle sue vicinanze, si trova la chiesa più antica dell’isola: panagia Drosiani.

Non potevamo non visitare Apolonas, al nord dell’isola, con il suo kouros: un abbozzo di statua, risalente il VI secolo a. C., di dimensioni davvero notevoli, e siamo andati alla ricerca del tempio di Demetra, un sito archeologico piuttosto importante.

Ovviamente, le nostre serate sono state tutte dedicate alla scoperta degli angoli più suggestivi e caratteristi della Chora e ve ne sono davvero tanti! Le sue viuzze bianche, le taverne, il kastro, le piazzette e i simpatici kafenion, il tutto adornato da vasi fioriti, buganvillee e gelsomini aumentavano quell’atmosfera dolce e rilassata che iniziava al momento del tramonto, quando gli isolani facevano il bagno, i surfisti si riposavano in un qualche bar sulla spiaggia e noi cercavamo una taverna dove abbuffarci di ottime prelibatezze.

I giorni sono stati intensi, ma rigeneranti e ci hanno dato la carica per ritornare a casa e sopportare un altro inverno lungo, nebbioso e freddo !!!





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Sono Fabio ed amo viaggiare!

Ho coinvolto in questa mia passione mia moglie Elena e mio figlio Alberto; insieme abbiamo vissuto numerose esperienze, avventure e momenti felici che ci hanno arricchito notevolmente come persone e come conoscenze. 

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