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Lago Maggiore

  • Immagine del redattore: Fabio
    Fabio
  • 3 giu 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 5 giu 2022

Villa Pallavicino e isola Madre

Week end a Stresa con l'obiettivo di scoprire due gioielli, Villa Pallavicino e l'isola Madre con una breve sosta sull'isola dei Pescatori.

Il racconto

Obiettivo del nostro week end di fine maggio era la visita di alcuni dei tanti parchi del lago Maggiore, in uno dei periodi migliori per osservare la fioritura di azalee, rododendri e rose. La scelta è ricaduta sul parco di Villa Pallavicino e sui giardini dell'isola Madre. Abbiamo optato come base per il soggiorno per il paese di Stresa, appena dopo il parco della villa, e punto di partenza dei traghetti per l'isola Madre.

Al nostro arrivo ci siamo dedicati a Villa Pallavicino. La villa nacque nel 1855 per mano di Ruggero Bonghi, statista e letterato napoletano e dopo una serie di passaggi fu acquisita dalla famiglia Pallavicino e in particolare dalla marchesa Luisa che nel 1952 completò l'opera rendendola come appare oggi. Oltre al giardino secolare che ospita piante rare e uno splendido roseto, all'interno del parco si possono ammirare anche molti animali alcuni dei quali decisamente esotici, quali fenicotteri, zebre, alpaca....

Diventa quindi un luogo molto bello per trascorrere del tempo con la famiglia (ci sono diverse aree pic nic) soprattutto se ci sono bambini piccoli.

Il giorno successivo lo abbiamo dedicato all'isola Madre. L'isola di San Vittore, così si chiamava nel medioevo, fu acquisita dai Borromeo e nel 1563 venne addirittura chiamata isola Renata, dal suo proprietario Renato Borromeo. In questo periodo prende forma il palazzo, mentre il giardino viene completato, così come lo vediamo oggi, nel XVIII secolo. In quel periodo scompaiono i terrazzamenti che vengono sostituiti con vedute prospettiche inquadrate da piante spesso molto rare ed esotiche. Si possono infatti trovare le protee, fiori preistorici simbolo del Sud Africa ma anche il cipresso del Cashmir, arrivato in semi nel 1862, pianta che nella sua terra di origine (Tibet) è in via di estinzione. In mezzo a tanta natura che la rendono "il luogo più voluttuoso visto al mondo" (Gustave Flaubert) si trovano Pavoni, fagiani dorati ed anatre che passeggiano indisturbati trai prati.

All'interno del palazzo mi hanno colpito in particolare le sale del teatro delle marionette con le sceneggiature gli allestimenti e le marionette stesse. Molto scenografico è stato anche il salotto veneziano con i suoi lampadari e i suoi specchi, ma soprattutto con i suoi dipinti che danno l'illusione di trovarsi sotto un fresco pergolato.

Rientrando verso Stresa ci siamo fermati all'isola dei Pescatori dove ci siamo persi tra strette ed ombrose viette. Arrivando sull'isola nel mezzo della giornata abbiamo trovato però veramente tanta gente che non ci ha permesso di assaporarne pienamente lo spirito. Vi consiglio di visitarla o nelle prime ore della mattina o al tramonto.

In ultimo Stresa, la base di questo week end, si è dimostrato un paese accogliente e vivace, ricco di bar e ristoranti colorati all'interno del suo centro storico che regala bellissimi scorci. Molto bella la passeggiata lungo il lago, tra aiuole fiorite e una bellissima veduta delle isole Borromee.

un suggerimento per il soggiorno:

Direttamente in paese, ottimo punto di partenza per tutte le escursioni.

Stresa, Hotel Milan Speranza au Lac: https://www.milansperanza.it/







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Sono Fabio ed amo viaggiare!

Ho coinvolto in questa mia passione mia moglie Elena e mio figlio Alberto; insieme abbiamo vissuto numerose esperienze, avventure e momenti felici che ci hanno arricchito notevolmente come persone e come conoscenze. 

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