Il belvedere e il castello di Cigognola
- Fabio
- 20 nov 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 20 nov 2023
Uno sguardo dall'alto sulla pianura Padana.

Un belvedere sulla pianura Padana e uno dei castelli meglio conservati di tutto l'Oltrepò Pavese
Il racconto
Avvicinandosi alle prime alture dell'Oltrepò Pavese noterete subito svettare due imponenti castelli, quello di Montalto Pavese e il castello di Cigognola di cui vi parlerò in questo articolo insieme al suo belvedere. Il paese di Cigognola è raggiungibile dalla statale che da Casteggio porta verso Broni, svoltando a destra poco prima di raggiungere l'ingresso di quest'ultimo. La strada sale abbastanza ripida tra filari di vite particolarmente suggestivi proprio in questo periodo, quando l'autunno inizia a colorare le foglie di infinite tonalità di giallo e rosso. In qualche minuto sarete giunti a destinazione e lasciata l'auto nella piazza principale potrete iniziare l'esplorazione della zona.

Il borgo di Cigognola, così chiamato per la presenza in passato di numerose cicogne, appare per la prima volta nel 1164 nel diploma del Barbarossa che assegnò il paese a Pavia. Passato sotto diverse dominazioni il paese fu di proprietà dei Visconti Scaramuzza fino al XVIII secolo, poi dei Belgioioso e dei Gazzaniga e infine degli Arnaboldi.

Sulla piazza principale svetta imponente il castello, che purtroppo essendo proprietà privata non è attualmente visitabile. La sua costruzione viene fatta risalire al XIII secolo ad opera dei Sannazzaro, in una posizione dominante il borgo sottostante e a guardia della valle Scuropasso. Oltre alla sua posizione strategica e alle due cerchie di mura, che avevano lo scopo di dare riparo al popolo in caso di attacco, fu anche dotato di un ponte levatoio che permetteva di attraversare il fossato che lo circondava. Nel cortile interno di forma poligonale spicca la bellissima scalinata che porta all'ingresso del castello, questa purtroppo però non è visibile per il motivo già detto, molto belle e visibili da fuori sono invece la torre di forma quadrata, la cinta muraria e il terrapieno.

Oggi è Gabriele, figlio di Letizia Moratti e Gian Marco a prendersi cura del castello che, anche se non spesso presente sul posto, ha la gestione dell'azienda vinicola voluta in passato dal padre di Letizia. L'obiettivo dell'azienda è quello di valorizzare i vini dell'Oltrepò Pavese e in particolare il Pinot Nero, pallino del papà Gian Marco, un vitigno difficile ma fonte di grandi soddisfazioni sia sotto forma di bollicine che di prodotto fermo vinificato in rosso. L'intera produzione la potete visionare sul sito https://www.castellodicigognola.com/

Dalla piazza principale in leggera salita verso sinistra è possibile raggiungere il belvedere, un luogo magico immerso tra alberi secolari da dove nelle giornate più terse è possibile vedere tutto l'arco alpino con in primo piano le città di Pavia e, poco oltre, Milano. Da qui anche una bellissima vista sulla torre del castello che sbuca tra i rami degli alberi. Oltre a diverse panchine sulle quali sedersi per ammirare il panorama troverete anche un parco pubblico dove far divertire i bambini più piccoli.

Dalla parte opposta rispetto al belvedere, dirigendosi quindi verso la destra rispetto al castello, la chiesa di San Bernardo Abate. Questo oratorio fu istituito nel 1623 da Papa Urbano VII poco distante dalle mura fortificate del castello. Nel 1718 poi il conte Giuseppe Visconti Scaramuzza diede il via ai lavori di ampliamento della chiesa durante i quali vennero innalzati gli altari principali e il campanile così come si presentano attualmente. Da qui avrete anche una bella vista della sottostante Valle Scuropasso e una prospettiva diversa del castello e della sua torre.

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